Sono pochi i luoghi come i giardini Zen, in cui è possibile raggiungere una fase di relax , nella quale ritrovare il contatto con se stessi e con il mondo, vagando in una situazione di totale armonia.
Il giardino Zen è sicuramente in cima alla lista dei posti dove si può respirare pace e tranquillità.
Sommario dell'articolo
Ma che cosa sono, nello specifico?
Con il termine giardini Zen, l'immaginario comune riporta ai giardini giapponesi e li associa alla filosofia buddista Zen.
Il fatto che i giardini giapponesi fossero luoghi di meditazione è un falso mito, nonostante questo, anche solo per la loro estetica, trasmettono equilibrio e spiritualità.
Il giardino Zen è una perfetta fusione fra la filosofia orientale e l’arte del giardinaggio, dove ogni particolare ci spinge ad una profonda riflessione interiore improntata verso la ricerca del benessere.
Negli ultimi tempi, con un crescere dell'interesse relativo alla cura alla persona, si sta sempre maggiormente sviluppando questa filosofia orientale.
Quando si decide di avere un giardino di questo tipo nel proprio ambiente, si genera un parallelismo inscindibile: prendersi cura dello stesso equivarrà a prendersi cura del proprio corpo e liberarlo da tutti i mali.
Solo a contatto con la natura, di cui l’uomo è parte, e nei confronti della quale è responsabile, è possibile raggiungere il benessere.
La storia
Apparvero nel XIII secolo in Giappone, sotto l'influenza dell’estetica cinese dell’epoca.
Questo stile è stato rapidamente adottato dai templi Zen, per questo sono ora comunemente chiamati giardini Zen.
Fin dall'antichità i giardini tradizionali giapponesi ricreavano paesaggi ideali in miniatura.
Esistevano tuttavia due correnti e due stili un poco differenti: se da un lato imperatori e nobili desideravano trovare piacere esaltando il valore estetico, dall'altro i buddisti desideravano arrivare alla sola meditazione, e tutto doveva essere costruito intorno a tale filosofia.
I giardini giapponesi hanno origine sull'isola di Honshu, per questo la loro forma riproduce l’aspetto dei paesaggi impervi dell’isola, ricchi di cascate, laghi, cime vulcaniche, spiagge di pietre e fiori.
Come anticipato, è facile individuare anche l'influenza cinese, buddista ed induista.
Come progettare un giardino Zen
Innanzitutto occorre considerare l'esistenza di elementi che devono essere rispettati, quali: l'asimmetria, l'utilizzo di materiali naturali, il contrasto e l'armonia.
Ribaltare il proprio punto di vista risulta essere essenziale: la priorità è rivolta verso un'idea spirituale, non funzionale...motivo per cui si potrà e si dovrà rinunciare ad alcuni elementi artificiali, che potrebbero distrarci dal nostro percorso di benessere.
Esistono tipologie di giardini Zen differenti tra loro, bisogna considerare quale la più adatta alle proprie esigenze.
Tipologie di giardino Zen
Ogni stile di giardino ha delle particolari peculiarità, tra i più diffusi:
Kaiyu-shiki-teien: l'elemento che più lo contraddistingue è l'esistenza di un percorso da seguire che porta alla scoperta una ad una delle bellezze presenti.
Roji: più rustici, realizzati intorno alle case del tè, ed utilizzati principalmente per svolgere l'antica cerimonia del cha no yu. Non è raro sentirli nominare come “giardini della quarta parete” , questo perché la stanza dove viene servito il tè presenta la quarta parete come una veranda che si affaccia sul giardino.
Tsubo-Niwa: di dimensioni minori, ricchi di piccole vasche in cui ci si purifica le mani. Presentano un arredo e una composizione floristica molto basica.
Karesansui: Probabilmente i più conosciuti, vengono dagli occidentali definiti come “giardini di roccia" La loro nota distintiva è data dall’assenza di acqua, accompagnata dalla forte presenza di sassolini di ghiaia e la sabbia bianca.
Come realizzare un giardino zen
Innanzitutto non bisogna dimenticarsi di ricercare un effetto minimalista.
Sono giardini che non necessitano di una fonte di irrigazione, quindi si possono adattare sia a spazi abbastanza ampi che molto piccoli.
Possono essere sia indoor che outdoor.
Per realizzare un giardino zen ci sono dei semplici passaggi che è necessario rispettare, vediamoli:
Delimita lo spazio: fondamentale avere confini chiari nel quale dare vita alla tua composizione.
Riempi lo spazio: una volta delimitato, riempi lo spazio con ghiaia o sabbia. Questa sabbia è la base del giardino e come anticipato, ciò che rappresenterà l’acqua dell’oceano o il rilievo della terra.
Aggiungi le pietre: puoi decidere di posizionarle nella maniera più consona, impilandole oppure disponendole separatamente secondo i tuoi gusti.
Aggiungi il muschio: possono rivelarsi utili anche per aggiungere un poco di colore
Personalizza: Puoi decidere di aggiungere anche dell'acqua, inserendo, per esempio, un piccolo stagno
Resta fedele alle linee minimal: devi mantenere linee semplici, evitando di esagerare nell'inserimento di qualsiasi elemento, Less is More.
Utilizza il rastrello nella sabbia: è necessario rastrellare la terra, sabbia o ghiaia. Disegna all'interno il paesaggio che vuoi rappresentare.
I vantaggi
Possedere un giardino di questo tipo ci dona sicuramente numerosi benefici dal punto di vista del benessere interiore, infondendoci pace e tranquillità.
Inoltre non prevede particolari manutenzioni ed è possibile realizzarlo anche in uno spazio limitato.
Alcune realizzazioni
Di seguito alcuni dettagli di pavimentazioni che abbiamo realizzato e che potrebbero dare qualche spunto circa la costruzione di un giardino Zen.
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